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Anna si alza quasi tutte le notti alla stessa ora, sente qualcosa che “non va” nel suo stomaco, “forse è fame”. Si gira e si rigira nel letto finchè non si decide ad alzarsi ed andare in cucina.
Come ogni notte si dirige verso il frigo, allunga la mano ed afferra un pezzo di cioccolato. Ma non basta. Ancora un altro ed un altro. E poi la stessa sorte tocca alla scatola di biscotti: “solo uno e poi vado a dormire….”. ma non è così…. Ed ad un biscotto segue un altro e poi un altro.
Anna soffre di una Sindrome nota agli Esperti come NES (Night Eating Syndrome), ed è definita dalle abbuffate notturne frequenti e ricorrenti.
In verità questo Disturbo Psicologico è complesso, intercalandosi fra tre tipi di disturbi: il disturbo alimentare, il disturbo del sonno ed il disturbo dell’umore.
Si tratta spesso di un disturbo complesso, che trova le sue radici nell’infanzia, nel “nutrimento offerto” dalle figure significative della propria vita e dal legame di attaccamento che si instaura con esse.
Il meccanismo che spiega il NES, esula da un semplice Disturbo del Sonno: la persona che è soggetta a frequenti risvegli non passa il tempo a rimuginare o a fare attività come leggere o usare il computer, ma mette in atto un vero e proprio meccanismo disfunzionale che la porta verso una risoluzione dell’insonnia attraverso l’abbuffata.
Se infatti da un lato il cibo ingerito concilia il sonno (queste persone hanno spesso la predilezione per carboidrati e zuccheri, che sedano momentaneamente il sistema nervoso) , dall’altro aprono la porta a sensi di colpa che agiscono in maniera negativa sull’umore, in un circolo vizioso: insonnia-abbuffata-depressione, che si prolunga senza fine.
Spesso la persona prova senso di colpa al suo risveglio, dando seguito a diverse attività di compensazione ed “espiazione della colpa” commessa la notte prima. Possono decidere di saltare pasti o controllare ossessivamente le calorie assunte durante la giornata, sottoporsi a stressanti ore di palestra ed attività fisica, o dare adito a sfoghi di rabbia e frustrazione che danneggiano le relazioni.
Tali attività restrittive hanno come conseguenza un’iperfagia serale, che porta le persone a mangiare di più, favorendo l’instaurarsi di un sonno disturbato. Gli individui che non fanno seguire alle abbuffate le attività di compensazione, possono essere predisposte all’obesità, con grossi rischi a carico della salute.
Ma da dove nasce questo disagio? Quali sono le sue cause?
Innanzitutto partiamo dal presupposto che queste abbuffate compulsive sono quasi sempre scatenate da un disagio psicologico, o un’insoddisfazione che si cerca di colmare con il cibo.
Inoltre è più probabile che questa Sindrome si palesi in persone che già soffrono di Disturbi dell’Umore. Non sono poi da escludere che momenti di noia o solitudine possono esacerbare questo disturbo.
Le ricerche ed i dati clinici evidenziano come la NES è in relazione con il tentativo disfunzionale attuato dalla persona al fine di gestire uno stato d’animo spiacevole e ristabilire i sonno disturbato attraverso l’assunzione di cibo.