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Come sono? Sono intelligente, attraente, competente, rispettabile, amabile? E quanto? Un po’, abbastanza, molto? Più o meno di altri? Quali sono i miei punti deboli? E quelli forti? Dove posso aspettarmi il successo? E dove l’insuccesso?
Difficilmente ci mettiamo davanti allo specchio e ci facciamo queste domande. Ma in maniera implicita queste domande si affacciano nella nostra mente molto spesso, ricevendo risposte più o meno soddisfacenti.
Per quanto ci riguarda, tutto quello che ci succede ha ricadute sul nostro valore e sull’immagine che abbiamo di noi stessi: veniamo bocciati ad un esame? Ci sentiamo meno soddisfatti di noi stessi, meno competenti, intelligenti … allo stesso modo se un nostro amico non ci saluta pensiamo che forse inconsciamente abbiamo fatto una scortesia nei suoi confronti e ce ne rammarichiamo o ci sentiamo così invisibili da non essere neanche notati. L’autovalutazione sia positiva sia negativa è infatti una presenza costante della nostra vita! Tuttavia spesso queste valutazioni risentono di un “vizio” della nostra mente: che è quello di confermare idee ed opinioni già esistenti. Ed è forse per questo che preferiamo interagire con chi è più simile a noi e quindi conferma l’idea che abbiamo di noi stessi.
Quindi se da un lato siamo spinti dal desiderio di metterci alla prova e di definirci, dall’altro abbiamo il gran bisogno di valutarci bene, di costruire un’immagine di noi stessi positiva: questo ci rende persone di valore, e soddisfatti di noi stessi.
L’autostima è questo, l’immagine che noi attribuiamo a noi stessi, il valore che ci diamo.
Valutarsi positivamente serve ad avere fiducia in se stessi, cioè a confidare nelle proprie capacità di successo.. e questa fiducia ci da la spinta, l’incoraggiamento a rischiare l’insuccesso di fronte a prove di esito incerto, o peggio ancora di fronte a prove che in passato hanno visto un nostro fallimento.
Se non fossimo in grado di fare questa scommessa avremo un atteggiamento troppo cauto e tenderemo ad evitare molte situazioni precludendoci tantissime possibilità, ci limiteremo a percorrere strade già collaudate ,senza mai osare nel nuovo.
Ma come si fa ad avere una buona autostima?
Abbiamo due strade:
- La prima è quella di guadagnarsi buone autovalutazioni, sforzandosi di essere sempre perfetti: ma onestamente è una gran fatica!!!!
- L’altra, consiste nel cercare di convincerci che corrispondiamo alle nostre aspirazioni e che siamo buoni, bravi ed intelligenti così come vorremmo essere.
Ovvero, ai fini dell’autostima conta soprattutto il rapporto tra le nostre autovalutazioni e le nostre aspirazioni: tanto più la persona si avvicina a come vorrebbe essere, tanto più la sua autostima sarà buona; altrimenti se è evidente la discrepanza tra come essa si vede e come invece aspira ad essere, l’autostima sarà bassa.