
- No comments
Anoressia, Bulimia e legami di attaccamento
Legame d’attaccamento e disturbi alimentari
In Psicologia il termine attaccamento è legato al legame che si instaura tra il bambino e le figure di riferimento. Attraverso queste relazioni, infatti, nel corso dello sviluppo, si crea il proprio “senso di identità” e la propria visione del mondo e dell’altro. Per il neonato essere nutrito equivale all’essere amato: l’alimentazione è un bisogno fondamentale, che si riconduce al bisogno di essere nutriti d’amore, voluti e visti dall’altro. Per primo Bowlby, uno Psicanalista, ha sostenuto che l’attaccamento riveste un ruolo centrale nella creazione delle relazioni degli esseri umani: esso ha dimostrato come uno sviluppo armonioso della personalità non può prescindere da un attaccamento adeguato alle figure di accudimento.Egli ha definito “base sicura” il tipo di relazione caratterizzata da stabilità ed accudimento. Attaccamento insicuro invece si riferisce a relazioni marcatamente ambivalenti o indifferenti, o addirittura ostili.
Nei modelli di attaccamento più “disorganizzati” la figura d’attaccamento viene vista come fortemente scostante o minacciosa. Il modello negativo che si crea dell’altro porta alla difficoltà a fidarsi degli altri o ad entrarvi in conflitto.
Numerose ricerche cliniche nell’ambito dei disturbi alimentari evidenziano del legame d’attaccamento nella genesi delle problematiche legate al cibo Il contesto familiare contribuisce in maniera significativa a definire le credenze e l’immagine legata al proprio corpo. Nelle persone affette da disturbo alimentare spesso è riconducibile un’immagine dell’altro come inaffidabile ed in qualche modo minaccioso quando ci si avvicina troppo a lui. L’altro viene visto come incapace di apprezzare ed accogliere, ma piuttosto è rifiutante e critico.
Le ricerche hanno quindi evidenziato come esperienze relazionali negative nell’infanzia, legate ad un cattivo rapporto con le figure di attaccamento, ostacolano la costruzione di un’immagine corporea positiva ed un senso di identità ben integrato.
Le persone che soffrono di disturbi del comportamento alimentare hanno scarso accesso ai propri stati interni e quindi spesso non riescono a riconoscere e comunicare i propri vissuti interiori in modo adeguato.
Le dinamiche di abbuffata e dieta ferrea rappresentano quindi un goffo tentativo di controllo degli stati emotivi interni, e di attuare un fallimentare controllo relazionale ed un contatto con l’altro.