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Fame emotiva…. Come riconoscerla?
“Quando sono nervosa o annoiata mi capita di mangiare di più..”:quante volte abbiamo sentito queste parole….?
Non sempre infatti mangiamo per soddisfare il nostro senso di fame. A volte ci si rivolge al cibo per alleviare una tensione emotiva, per ottenere una coccola, una ricompensa.
Questa è la fame emotiva, definita da alcuni anche “fame nervosa”.
Purtroppo spesso si tratta soltanto di una gratificazione a breve termine, per soddisfare un bisogno emotivo immediato, ma ben presto si trasforma in odiosi sensi di colpa, sensazione di fallimento o rabbia verso se stessi.
Ma perché questo avviene? Perché sentiamo la necessità di riempire un vuoto emotivo con il cibo?
Mentre la fame fisiologica è legata ad un bisogno del corpo e cessa quando ci si è saziati, la fame emotiva, invece, è legata al nostro stato d’animo ed alle nostre emozioni.
L’origine della fame emotiva è riconducibile solitamente alla prima infanzia, ed in particolare alla difficoltà della madre a soddisfare il bisogno di cibo del bambino quando ha fame, porgendogli il seno o il biberon. Se questo avviene, il bambino crescerà senza essere capace di riconoscere il giusto stimolo della fame e non sarà in grado di distinguere questa dalle sue emozioni e sensazioni. Quindi nell’età adulta egli si troverà con più facilità a non riconoscere i suoi stati d’animo, scambiandoli molto probabilmente per fame, con conseguente assunzione eccessiva di cibo.
Quindi possiamo dire che dietro la fame nervosa si nasconde sempre una componente emotiva, ed il cibo diventa un mezzo per soddisfare in maniera immediata i propri bisogni, un qualcosa che riempie e da senso di sollievo e piacere immediato.
A volte può capitare di essere insoddisfatti di noi stessi, della nostra vita, non ci piacciamo e quella fetta di dolce ci aiuta a non pensare, ci distrae dallo scorrere veloce della nostra mente che indugia proprio dove ci fa più male.
Per alcuni questo ragionamento è cosciente, per altri “sepolto” nell’inconscio, ovvero nel “luogo dove si nascondono le cose che facciamo senza un motivo”.
Ma come facciamo a distinguere la fame fisiologica da quella emotiva? Ecco alcuni spunti:
La fame emotiva si accende improvvisamente, è urgente e richiede improvvisamente di essere ascoltata.
Ricerca cibi “calorici” e consolatori e per questo pieni di grassi e di zuccheri.
Non hai consapevolezza di quello che stai mangiando, non assapori il cibo, ne senti il gusto. Te ne accorgi solo dopo aver esagerato..
Dopo aver mangiato emerge spesso il senso di vergogna o colpa rivolti verso se stesso. Senti infatti di non esserti riuscito a controllare. Ed è solo “colpa mia!”.
Quindi, a differenza dalla fase fisiologica, che ci fa sentire appagati e tranquilli dopo un lauto pasto, la fame emotiva ci fa sentire peggio, non soddisfando i nostri bisogni più profondi e lasciandoci in preda alla delusione verso noi stessi.
Spesso questi diventano circoli viziosi che si alimentano ed auto-mantengono, rendendo per noi difficile trovare una soluzione semplice per uscirne.
Nonostante questo, possiamo comunque possiamo utilizzare degli accorgimenti per fronteggiarla, come ad esempio:
Fermati un momento e chiediti se sei davvero affamato, o è un bisogno più emotivo e legato allo stato d’animo del momento. Se è così hai solo bisogno di un bicchiere d’acqua. Riempi il bicchiere pieno e sorseggia lentamente finchè lo stimolo non sarà passato.
Impara a valutare bene lo stimolo della fame: se necessario tieni un diario in cui annoterai i pasti, le sensazioni ed i pensieri associati allo stimolo della fame.
Può essere utile distrarti o fare qualcosa di piacevole per allontanare il pensiero di ricorrere al cibo: fai sport, ricama o fai un bagno caldo. Qualsiasi cosa fuorchè svaligiare il frigo!
Assicurati di seguire una dieta sana ed equilibrata. Alternala all’attività fisica. Basta anche mezzora al giorno.
Non far passare troppo tempo tra un pasto l’altro. Prevedi degli spuntini con frutta e verdura.
Dormi a sufficienza e cura l’ambiente della camera da letto. Prevedi il buio ed idonee condizioni per mantenere la temperatura adeguata.
Prova a svolgere semplici esercizi di rilassamento quando ti senti nervoso, o in ansia.
Se nonostante questi accorgimenti il problema resta, prova a guardare te stesso con un occhio più indulgente, a volerti bene, a non giudicarti. Ricordati che puoi partire il giorno dopo con il piede giusto e riprovarci di nuovo…